Viaggio adagio con disagio- Il mio primo post

Su instagram ci sono molti profili dedicati al tema del viaggio, persone che girano il mondo con uno zaino in spalla, un sorriso in viso e uno smartphone in mano.

Queste belle personcine pubblicano post e storie che ti fanno venire la voglia di stare lì, proprio dove sono loro, all’ombra di un monumento o sotto una palma, a scorgere paesaggi paradisiaci o meravigliose città con tramonto annesso. 

e allora che aspetti? esci, vai, viaggia! fai un biglietto aereo anche te e goditi questa fantastica avventura.

Ma MALEDETTIIII
ma perché non lo dite quanto costa?
e tutti i disagi che ci sono prima, durante e dopo?   
i ritardi, la puzza,  le corse, le coincidenze perse, le turbolenze, le file chilometriche, le corse, i bagni che non ci sono, la lingua che non capisci, la scomodità, le corse?! 
ma poi in quello zaino che ci mettete? l’aria? io ho bisogno di due valigie per 3 giorni. 

E così mentre vaghi per ore, a piedi sotto il sole per raggiungere quella caletta sul mare che hai visto sul quel post da tizio ‘perfettoamoviaggiarechebellalavita’, un pensiero ti sfiora:
ma non era meglio che restavo a casa? 
si era meglio!
ma così non saresti uscita dalla tua zona di comfort e non avresti fatto l’esperienza di una crescita personale.
Ma perché devo uscire dalla zona di comfort? chi è quel pazzo che se lo è inventato?
Dammi le ciabatte, prepara una cioccolata calda e biscotti, io accendo il camino e adesso ci godiamo la pace.


La vita è un viaggio che NON puoi NON fare.
Toc, toc, ti bussa alla porta comunque.
Anche se la chiudi a doppia mandata.
Se non riuscirà ad entrare dalla porta, proverà dalla finestra del bagno, e se non riesce nemmeno lì, si arrampicherà sul balcone, proverà ad entrare in camera, controllerà la terrazza, userà il comignolo del camino come Babbo Natale, e se non hai un camino, continuerà ad insistere, e ti cercherà in cantina e infine anche se ti sei barricato, ti troverà.
E ti troverà grazie anche a questo schermo che hai tra le mani.
Non c’è bisogno di andare sull’himalaya, o a fuerteventura o in qualsiasi altro luogo al mondo per capirlo.

Se sei arrivato/a fin qui a leggere, vuol dire che le mie riflessioni e i disagi di quando sono in viaggio, li condividi un po’ anche tu.
E tu come viaggi? adagio? o con disagio? o adagio e con disagio? o ancora con coraggio?
Sbizzarritevi nei commenti🤪

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